MINERVA



Mi presento: sono Minerva. Nonostante il nome non sono una dea; non nasco dalla testa di Giove, ma dalle mani esperte di un centinaio di artigiani. La leggenda, però, narra che fu il dio Apollo a dare vita alla mia prima antenata: trafiggendo di corde tese l’arco di Diana. Oggi, invece, sono gli abili maestri liutai, scelti accuratamente dal signor Victor Salvi, a darmi alla luce.
Salvi cercò a lungo gli artigiani giusti che sapessero lavorare il legno con minuzia e dedizione, che fossero in grado di maneggiarmi con cura, così che io potessi suonare come lui aveva sempre sognato. Uomini e donne che sapessero svolgere un lavoro di precisione, in cui ogni singola componente potesse essere osservata da vicino e lavorata nei minimi dettagli.
Durante la sua lunga ricerca, Victor Salvi scoprì Piasco, un piccolo paesino della bassa Valle Varaita, nelle terre dell’ex Marchesato di Saluzzo, che vantava una gloriosa e antica tradizione di artigianato del legno con i migliori maestri minusieri, incisori, scultori e intarsiatori, dove l’abilità nella lavorazione del legno era impeccabile. Decise quindi che Piasco sarebbe stato il luogo ideale dove farmi nascere. Spostò lì l’azienda di famiglia, come Minerva favorì l’arte e la musica. I legni che prediligeva, però, non erano quelli dell’ulivo ma quelli dell’acero e dell’abete rosso, robusti e preziosi, che ancora oggi vengono scolpiti e intarsiati a mano; legni che vengono da lontano, dal Canada e dalla Val di Fiemme, per farmi nascere già adulta, proprio come la dea, armata di tutto punto, ornata da raffinate decorazioni a pennello e da sottili strati d’oro zecchino in foglia da ventitré carati.
Lo stabilimento di Piasco è l’unico in cui nasciamo io e le mie sorelle e da cui partiamo ogni anno per diffonderci in tutto il mondo; per essere suonate da abili musicisti ed essere apprezzate per la nostra estetica impeccabile e per il nostro suono che, sicuramente, ha qualcosa a che fare con gli dei.

Dopo che le innumerevoli parti che mi compongono sono state lavorate con cura, dipinte e decorate, gli artigiani della valle mi hanno assemblata, mi hanno messo le corde e hanno ascoltato la mia voce. Poi anche per me è venuto il momento di lasciare la mia casa natale e di iniziare il mio lungo viaggio in compagnia di un ragazzo che si prende molta cura di me, mi custodisce gelosamente e ascolta con attenzione la mia voce; a volte mi suona mentre ha ancora indosso il pigiama, ma in altre occasioni si veste elegantemente, mi accorda per bene e mi fa cantare su un palcoscenico, davanti a un pubblico.
Solo una cosa non l’ho ancora capita: chissà se alla fine del concerto applaudono per la mia voce o per l’arpista che, toccando le corde giuste, l’ha fatta venire fuori.


MINERVA
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MINERVA

Progetto fotografico sull'artigianato della Salvi Harps, realizzato durante la residenza fotografica Acquaforte in Valle Varaita

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